La dichiarazione di Bersani avrà fatto pure girare le palle tanto ai grillini quanto ai travestiti di rosso... ma... detta, esternata, da chi sta nel Politburo fin dai tempi berlingueriani il suo senso ce l'ha ed è pure di Enorme attualità.
Innanzitutto va chiarito, per evidenza in cronaca dei Dati di Fatto, che la questione "LENIN" tra Bersani e Grillo NON è recente ma risale al 2012.
Risale, infatti, al 9 Novembre 2012 altra polemica dove il leder maximo del PD veniva ripreso da tutte le agenzie e quotidiani con la seguente AFFERMAZIONE:
Bersani: «Lenin a Grillo gli fa un baffo» - Corriere Della Sera... come qualsiasi altro quotidiano.
Tale affermazione citata in sintesi, dalle Cronache Nazionali (ignorate da chi si è indignato solo mesi dopo nel post elezioni... perché le "priorità sono sempre altre"....) può avere la solita doppiezza nella sua, ehm, "costituzionalità".. ovvero:
1) Bersani intendeva che "Grillo NON è leninista", che Lui (Bersani), e tutta la tradizione zoccola che rappresenta, è e resta l'unica lettura coerentemente leninista.
2) Che Grillo è talmente Leninista che Lenin stesso gli fa un baffo... anzi un baffone (dove ogni riferimento è puramente voluto e ricercato....).
La "cosa" si fa interessante.
Se la "Quistione" non avesse toccato le cronache NAZIonali probabilmente non sarebbe neppure arrivata a NOI miseri marginali osservatori.... nullatenenti, ignari delle Grandi Manovre.
«Non si può accettare uno che parla da un tabernacolo» - "Era l'adagio preferito di Berlusconi, fino a qualche tempo fa: dare del comunista al militante del Pd, come se fossimo rimasti nell'era della Guerra Fredda. Anche se l'avversario aveva cambiato dieci volte nome, ritenendo estremistica perfino la parola «socialdemocratico»". Corriere della Sera (NON un blog di frustrati sciachimichisti).